In ambito strutturale, soprattutto quando si parla di edifici in zona sismica, la qualità delle connessioni tra travi e colonne è fondamentale. In alcuni paesi come gli Stati Uniti e il Giappone, è ormai prassi consolidata utilizzare giunti “prequalificati”: connessioni che sono già state testate e validate per resistere efficacemente alle sollecitazioni di un terremoto. Questi giunti garantiscono un comportamento prevedibile, sicuro e controllato, riducendo il rischio di rotture fragili e migliorando la capacità dissipativa della struttura.
In Europa, però, questa pratica non è mai stata ufficialmente adottata. Le normative europee, come l’Eurocodice 3 e l’Eurocodice 8, non prevedevano fino a poco tempo fa una procedura chiara per la prequalificazione sismica dei giunti. I progettisti dovevano affidarsi a modelli teorici e verifiche generiche, spesso insufficienti per garantire un comportamento realmente sicuro in caso di sisma. Le differenze nei materiali, nei profili strutturali e nelle tecniche costruttive rispetto a USA e Giappone rendevano difficile importare direttamente le loro soluzioni.
Le differenze tra Europa e USA/Giappone sono molte:
Per colmare questo vuoto è nato il progetto europeo EQUALJOINTS, coordinato dall’Università di Napoli Federico II e finanziato dalla UE. Il progetto ha studiato e testato quattro tipi di giunti molto usati in Europa:
Piastra d'estremità bullonata senza irrigidimenti
Attraverso test ciclici, simulazioni numeriche e analisi teoriche, sono stati definiti criteri di prequalificazione specifici per il contesto europeo.
A seguito di questo lavoro, è stato lanciato anche il progetto EQUALJOINTS-Plus, dedicato alla diffusione dei risultati. Tra le iniziative più interessanti c’è stata la creazione di un’app mobile, disponibile per iOS e Android, che permetteva di selezionare profili trave-colonna, scegliere il tipo di giunto e calcolare la risposta sismica. Un’idea brillante, pensata per rendere accessibili i risultati della ricerca anche ai progettisti sul campo.
Purtroppo, l’app non è più supportata. Su Android non è più disponibile sul Play Store, e su iOS funziona solo parzialmente: molti profili non sono selezionabili e spesso il calcolo restituisce “soluzione non disponibile”. È evidente che il progetto, pur essendo stato molto interessante e utile, non ha avuto un seguito operativo. Rimane però un ottimo esempio di come la ricerca possa tradursi in strumenti pratici, e un promemoria di quanto sarebbe utile avere un software aggiornato e funzionante per la verifica dei giunti prequalificati.
Se ti occupi di progettazione strutturale, vale la pena dare un’occhiata alle linee guida e ai documenti tecnici del progetto EQUALJOINTS. E chissà, magari un giorno qualcuno riprenderà in mano quell’app e la porterà davvero a compimento.