17 Settembre 2025

Dissipatori ad attrito rotazionale: innovazione sismica e il primo esempio in Italia al Liceo Galilei di Ancona

Una tecnologia per la sicurezza sismica

I dissipatori ad attrito rotazionale (o rotational  friction dampers) sono dispositivi di protezione sismica capaci di assorbire e dissipare l’energia generata dai terremoti, riducendo le sollecitazioni che arrivano alla struttura. A differenza delle tradizionali tecniche basate sulla sola resistenza dei materiali, questi dispositivi puntano a controllare il movimento degli edifici trasformando l’energia sismica in calore grazie allo scorrimento controllato tra superfici di attrito.

Dalla ricerca alla pratica

La ricerca internazionale ha dimostrato l’efficacia di questi sistemi:

  • Test su edifici in scala reale hanno evidenziato un comportamento isteretico stabile e ripetibile.
  • La configurazione rotazionale sviluppata consente di installare dispositivi compatti, facilmente regolabili e indipendenti dai carichi verticali.
  • Applicazioni di retrofit in Turchia e Giappone hanno mostrato come i dissipatori permettano di raggiungere livelli di Immediate Occupancy anche in edifici esistenti senza dover interrompere l’uso delle strutture durante i lavori.

Questi risultati confermano che i dissipatori ad attrito rappresentano una soluzione efficiente ed economica per nuove costruzioni e adeguamenti, offrendo un’alternativa ai metodi tradizionali come rinforzi con setti in c.a. o fibre.

Il caso del Liceo Galilei di Ancona

Il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Ancona rappresenta un esempio pionieristico: è il primo edificio scolastico in Italia ad essere adeguato con dissipatori ad attrito rotazionale.
Grazie a questa tecnologia, l’intervento ha permesso di:

  • migliorare la sicurezza senza alterare la funzionalità della scuola;
  • ridurre l’impatto del cantiere, evitando lunghi periodi di chiusura;
  • adottare una soluzione innovativa che pone l’edificio come riferimento nazionale per la protezione sismica.

Uno sguardo al futuro

L’esperienza di Ancona apre la strada a nuove applicazioni nei settori pubblico e privato. In un Paese come l’Italia, caratterizzato da elevata sismicità e un vasto patrimonio edilizio esistente, l’utilizzo dei dissipatori ad attrito può diventare una leva strategica per coniugare sicurezza, sostenibilità e continuità d’uso degli edifici.

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