La revisione dei prezzi nei contratti pubblici rappresenta un meccanismo essenziale per garantire l’equilibrio economico e la sostenibilità degli appalti in un contesto di variazione dei costi delle materie prime e della manodopera. Il D.Lgs. 36/2023 ha reso obbligatoria l’inserzione delle clausole di revisione prezzi, con un approccio più strutturato e trasparente rispetto alla normativa precedente.
Inoltre, il recente correttivo D.Lgs. 209/2024 ha introdotto ulteriori dettagli operativi, migliorando la regolamentazione della revisione prezzi.
1. Nei documenti di gara iniziali delle procedure di affidamento è obbligatorio l'inserimento delle clausole di revisione prezzi riferite alle prestazioni oggetto del contratto. (parole aggiunte dall'art. 23, comma 1, lettera a), del D.Lgs. n. 209/2024)
2. Queste clausole non apportano modifiche che alterino la natura generale del contratto o dell'accordo quadro; si attivano al verificarsi di particolari condizioni di natura oggettiva che determinano una variazione del costo dell'opera, della fornitura o del servizio, in aumento o in diminuzione, superiore al 5 per cento dell'importo complessivo e operano nella misura dell'80 per cento della variazione stessa, in relazione alle prestazioni da eseguire.
2. Queste clausole non apportano modifiche che alterino la natura generale del contratto o dell'accordo quadro; si attivano al verificarsi di particolari condizioni di natura oggettiva, che determinano:
a) una variazione del costo dell'opera (NB. come si legge anche nell’allegato II.2-bis, art. 1, si intende “lavori” e quindi anche manutenzioni), in aumento o in diminuzione, superiore al 3 per cento dell'importo complessivo e operano nella misura del 90 per cento del valore eccedente la variazione del 3 per cento applicata alle prestazioni da eseguire;
c) una variazione del costo della fornitura o del servizio, in aumento o in diminuzione, superiore al 5 per cento dell'importo complessivo e operano nella misura dell'80 per cento del valore eccedente la variazione del 5 per cento applicata alle prestazioni da eseguire. (comma sostituito dall'art. 23, comma 1, lettera b), del D.Lgs. n. 209/2024)
2-bis. Per gli appalti di servizi e forniture, resta ferma la facoltà di inserire nel contratto, oltre alle clausole di cui al comma 1, meccanismi ordinari di adeguamento del prezzo del contratto all'indice inflattivo convenzionalmente individuato tra le parti. In tale ipotesi, l'incremento di prezzo riconosciuto in virtù dei meccanismi ordinari di adeguamento del prezzo del contratto non è considerato nel calcolo della variazione del costo del servizio o della fornitura rilevante, ai sensi del comma 2, lettera b), ai fini dell'attivazione delle clausole di revisione prezzi. (comma aggiunto dall'art. 23, comma 1, lettera c), del D.Lgs. n. 209/2024)
3. Ai fini della determinazione della variazione dei costi e dei prezzi di cui al comma 1, si utilizzano i seguenti indici sintetici elaborati dall'ISTAT (parole soppresse dall'art. 23, comma 1, lettera d), 1), del D.Lgs. n. 209/2024):
a) con riguardo ai contratti di lavori, gli indici sintetici di costo di costruzione; a) con riguardo ai contratti di lavori, gli indici sintetici individuati ai sensi del comma 4-quater; (lettera sostituita dall'art. 23, comma 1, lettera d), 2), del D.Lgs. n. 209/2024)
b) con riguardo ai contratti di servizi e forniture, gli indici, anche disaggregati, (parole aggiunte dall'art. 23, comma 1, lettera d), 3), del D.Lgs. n. 209/2024) dei prezzi al consumo, dei prezzi alla produzione dell'industria e dei servizi e gli indici delle retribuzioni contrattuali orarie.
4. Gli indici di costo e di prezzo di cui al comma 3 sono pubblicati, unitamente alla relativa metodologia di calcolo, sul portale istituzionale dell'ISTAT in conformità alle pertinenti disposizioni normative europee e nazionali in materia di comunicazione e diffusione dell'informazione statistica ufficiale. Con provvedimento adottato dal Ministero dell'infrastrutture e dei trasporti, sentito l'ISTAT, sono individuate eventuali ulteriori categorie di indici ovvero ulteriori specificazioni tipologiche o merceologiche delle categorie di indici individuate dal comma 3 nell'ambito degli indici già prodotti dall'ISTAT.
4. Con provvedimento adottato (NB: manca un termine) dal Ministero dell'infrastrutture e dei trasporti, sentito l'ISTAT, sono adottati i singoli indici di costo delle lavorazioni, sulla base delle tipologie omogenee di cui alla tabella A dell'allegato II.2-bis, per la determinazione degli indici sintetici individuati ai sensi del comma 4-quater. (comma sostituito dall'art. 23, comma 1, lettera e), del D.Lgs. n. 209/2024)
4-bis. Gli indici di prezzo di cui al comma 3, lettera b) (NB: servizi e forniture), sono pubblicati, unitamente alla relativa metodologia di calcolo, sul portale istituzionale dell'ISTAT in conformità alle pertinenti disposizioni normative europee e nazionali in materia di comunicazione e diffusione dell'informazione statistica ufficiale.
4-ter. In relazione agli appalti di servizi e forniture che, in ragione dei settori di riferimento, dispongono di specifici indici di determinazione della variazione del prezzo, resta ferma la possibilità di fare riferimento ai medesimi indici anche in sostituzione di quelli previsti dal comma 3, lettera b). Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano agli appalti di servizi e forniture il cui prezzo è determinato sulla base di una indicizzazione.
4-quater. L'allegato II.2-bis disciplina le modalità di applicazione delle clausole di revisione dei prezzi, tenuto conto della natura e del settore merceologico dell'appalto, e degli indici disponibili e ne specifica le modalità di corresponsione, anche in considerazione dell'eventuale ricorso al subappalto. (commi 4-bis, 4-ter e 4-quater aggiunti dall'art. 23, comma 1, lettera f), del D.Lgs. n. 209/2024)
5. Per far fronte ai maggiori oneri derivanti dalla revisione prezzi di cui al presente articolo le stazioni appaltanti utilizzano:
a) nel limite del 50 per cento, le risorse appositamente accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento, fatte salve le somme relative agli impegni contrattuali già assunti, e le eventuali ulteriori somme a disposizione della medesima stazione appaltante e stanziate annualmente relativamente allo stesso intervento;
b) le somme derivanti da ribassi d'asta, se non ne è prevista una diversa destinazione dalle norme vigenti;
c) le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza della medesima stazione appaltante e per i quali siano stati eseguiti i relativi collaudi o emessi i certificati di regolare esecuzione, nel rispetto delle procedure contabili della spesa e nei limiti della residua spesa autorizzata disponibile.
Nell’attesa del Provvedimento adottato dal MIT sentito l’ISTAT per i singoli indici di costo della lavorazioni sulla base di Tipologia Omogenee, per la determinazione delle variazioni dei costi nei contratti di lavori pubblici, si continua a fare riferimento agli indici dei costi di costruzione attualmente pubblicati dall'ISTAT, tra cui:
Questi indici sono aggiornati mensilmente dall’ISTAT e possono essere consultati sul portale ufficiale ISTAT.
Con riguardo ai contratti di lavori:
• Indici dei Prezzi alla Produzione delle Costruzioni (IPPC)
http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCSC_FABBRESID_1
È stato costituito un tavolo tecnico presieduto dal MIT, a cui partecipano ANCI, Banca d’Italia, Regioni, Consip, Istat, Trenitalia, nonchè le rappresentanze degli operatori economici, con il fine di elaborare quanto necessario per predisporre il Decreto ministeriale.
Gli esiti del lavoro sono alla valutazione del Governo
Il risultato sarà l'adozione dei singoli indici di costo delle lavorazioni basati sulle Tipologie Omogenee di Lavorazioni (TOL) elencate nella Tabella A dell'Allegato II.2-bis del D.Lgs. 36/2023 (introdotto dal D.lgs 209/2024=). Questo processo è ancora in corso e gli indici specifici devono ancora essere ufficialmente pubblicati.
Una volta pubblicati gli indici ufficiali da parte del MIT e ISTAT, questi sostituiranno gli attuali indici ISTAT generici e diventeranno il riferimento principale per la revisione prezzi.
Il nuovo sistema prevederà:
È fondamentale monitorare le comunicazioni ufficiali del MIT e dell’ISTAT per aggiornarsi sulla pubblicazione dei nuovi indici, che sostituiranno quelli attualmente in uso.
Tabella a.1 - Descrizione tipologie omogenee di lavorazioni
• TOL.1 Opere edili su edifici e manufatti non soggetti a tutela dei beni culturali
• TOL.2 Opere edili su edifici e manufatti soggetti a tutela dei beni culturali
• TOL.3 Scavi archeologici, restauri specialistici di beni del patrimonio culturale e di interesse storico
• TOL.4 Lavori di movimento terra, demolizioni, opere di protezione ambientale, ing. naturalistica e opere a verde
• TOL.5 Pavimentazioni in conglomerato bituminoso
• TOL.6 Strutture, opere di ingegneria e manufatti in acciaio
• TOL.7 Strutture, opere di ingegneria e manufatti in calcestruzzo armato, anche prefabbricato
• TOL.8 Strutture, opere di ingegneria e manufatti in legno
• TOL.9 Gallerie e opere d'arte nel sottosuolo realizzate con metodo tradizionale
• TOL.10 Gallerie e opere d'arte nel sottosuolo realizzate con metodo meccanizzato
• TOL.11 Acquedotti, gasdotti, opere di irrigazione e fognature
• TOL.12 Opere marittime e lavori di dragaggio, opere fluviali e di difesa del suolo
• TOL.13 Impianti per la produzione, trasformazione e distribuzione di energia elettrica in alta e media tensione per la
trazione elettrica e l'illuminazione pubblica
• TOL.14 Impianti elettrici, tecnologici, radiotelefonici e antintrusione
• TOL.15 Impianti meccanici, termici, di condizionamento, idrico sanitari e trasportatori
• TOL.16 Impianti di potabilizzazione e depurazione
• TOL.17 Impianti di segnalamento, sicurezza del traffico e telecomunicazioni
• TOL.18 Armamento ferroviario
• TOL.19 Opere di fondazione speciale, indagini geologiche e geotecniche
• TOL.20 Conferimento rifiuti a impianto di smaltimento o recupero